En este libro debut, Sabrina Prioli narra las etapas de más de diez años de vida, desde la pesadilla del terremoto de L'Aquila hasta el viaje a Sudamérica donde coordinará proyectos de desarrollo humanitario, hasta el Sur Sudán devastado por la guerra. civil. Aquí será víctima de un brutal asalto dentro del compound donde se aloja.
A pesar de las profundas cicatrices internas, Sabrina encuentra la fuerza y ​​el coraje para asumir la voz de millones de víctimas de abuso, iniciando un largo camino de búsqueda de justicia, que aún continúa.
Con un estilo espontáneo y sin disfraces, "El viaje del fénix" explora la capacidad de hacer frente a la adversidad de forma positiva, cultivando los recursos que hay dentro de uno mismo y renaciendo, cada vez, como el fénix de las cenizas.
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(En Ingles: Rise up, phoenix)
(En Italiano: Il viaggio della fenice)

Dopo lo stupro e la tortura il marchio è perenne. Un segno distintivo che da un lato ti legittima come sopravvissuto/a a lottare per ottenere giustizia e riparazione, dall'altro lato fa di te una vittima. Un essere vulnerabile, facile da giudicare e condannare, insultare e che merita o l'indifferenza o la disapprovazione. "Non finisce mai" parla di donne. Di quanto sia difficile e precaria la vita in alcuni paesi del mondo. Di quanta forza serva, sempre e ovunque, per affrontare gli interrogatori e i processi, provando a resistere. Osando andare avanti. Sabrina Prioli parla per sé, ma parla anche da un punto di vista più universale e sociologico, rispondendo alle domande che le sono state poste sugli sviluppi e sul dopo. Parla di perdono, di tempo, e di fatica. Parla dei muri, del silenzio dei media e delle istituzioni, e racconta il suo caso: sette anni di lotta, quasi sempre sola contro un intero governo (quello del Sud Sudan), un primo libro auto-pubblicato, migliaia di ore e decine e decine di migliaia di euro spesi, e in ogni pagina ci fa sentire lo stigma: il peso di un evento incancellabile che, se ti lascia viva, non finisce mai. Prefazione di Moni Ovadia.
